La scrittura fa parte della mia vita come veicolo espressivo dei sentimenti, delle mie emozioni e intuizioni, della mia creatività e spiritualità.

Ricordo che sin da bambina sentivo in me il desiderio di declamare sensazioni, come ad esempio: “cammino sui sassi del sentiero che mi porta a casa e mi sento sola!” Avevo 8 anni, ma già conoscevo quel tipico languore che preannuncia una dimensione particolare che appartiene all’essere e compare come stupore. All’inizio è un languore stordente, è quasi uno star male. Nel cammino della mia vita ho poi riconosciuto questo stato d’animo nei vari linguaggi di scrittura sperimentati con la realizzazione di libri creativi, filosofici, manageriali, educativi, poetici.
E’ uno stato emotivo che va sbloccato per poter accedere ad un luogo intimo che è mente-cuore-inconscio, dal quale scaturisce un flusso di significati, intuizioni, racconti, profezie, di parole perfettamente intonate. A volte io stessa resto incredula quando vivo fasi intense destabilizzanti, dirompenti e adrenaliniche, travolta da processi creativi simili a quelli di un compositore che trascrive una musica in lui già esistente.

Ho scritto molto. Il grande allenamento quotidiano di moltissimi anni è il diario introspettivo ed auto-formativo esistenziale. Inoltre, spesso, mi è successo di svegliarmi di notte in preda ad un’accensione creativa e di costruire un racconto, un romanzo, una fiaba, declamare una poesia, definire un progetto educativo. Così mi ritrovo nei cassetti tanto materiale da rielaborare. Lo scrivere, concludo, è una straordinaria possibilità di conoscenza del processo umano e delle sue dinamiche a volte misteriose e creative.